Cari Colleghi,
l’anno che abbiamo vissuto è stato senza dubbio un anno difficile. Sono stati messi a dura prova i sentimenti, il fisico, l’equilibrio interiore, la capacità di affrontare uno stress al quale non eravamo abituati. Ci siamo trovati di fronte alle scelte, all’emergenza sociale, al disorientamento nostro e dei nostri Clienti, il tutto condito da un profondo sentimento di incertezza sul futuro.
È stato un anno che ci ha insegnato molto, ci ha insegnato ad essere consapevoli di ciò che siamo, ad essere forti ancor più se uniti e solidali, e ci ha insegnato che la nostra funzione è al centro di qualsiasi proposta che riguardi il mondo della sanità.
Senza di noi, non ci sono alternative, il sistema crolla.
Abbiamo due strade da percorrere: la prima con un selciato abbastanza dolce privo di particolari insidie che ci permette di sopravvivere, la seconda più rischiosa ma sicuramente ricca di vivo senso di appartenenza alla Categoria, che ci porta a difendere la nostra posizione facendo ben comprendere chi siamo ai nostri interlocutori.
Troppo spesso per pura ignoranza altrui ci siamo trovati a dover gestire situazioni dove il nostro ruolo passava in secondo piano, dovendo poi rincorrere accreditamenti complicati per aggiustare il tiro e rialzare la testa.
Ora basta, noi siamo Farmacisti e chi ci affianca ne deve essere consapevole fino in fondo e non solo quando lo ritiene più opportuno. Noi siamo disponibili a collaborare, ad attivare servizi, ad essere capofila in molti progetti di grande impatto sociale, ma solo se chi ci legge riesce a capisce chi siamo, e soprattutto capisce che queste prese in giro devono finire.
Il mio mandato e quello di tutto il Consiglio Direttivo che mi accompagna in questa importante e impegnativa avventura, verterà anche su questo, sulla comunicazione delle varie scelte che dovremo affrontare, tutelando sempre la figura del Farmacista e della Farmacia.
Ho trovato dei Colleghi pronti al confronto e all’aiuto, con la voglia di mettersi in gioco, e auspico una sempre maggiore presenza attiva, convinta e fraterna, come dovrebbe essere per una Categoria che si deve spingere verso una collaborazione più vera, più di sostanza e più pratica sfruttando la grande forza che possiamo avere a livello territoriale.
Pensiamo in grande, facciamo rete, spingiamoci oltre e abbandoniamo la paura e il dubbio, siamo una forza singolare sul panorama delle attività commerciali presenti sul territorio nazionale.
Facciamo lo sforzo di pensare non solo a noi stessi, mettiamoci intorno ad un grande tavolo rotondo immaginario, dove ci guardiamo e ci diciamo le cose, ci confrontiamo ma usciti dalla stanza pronunciamo le parole in un’unica voce, la nostra forza!
Auguro a Voi alle Vostre Famiglie, ai Vostri cari, e ai Vostri anzi, Nostri Collaboratori un Buon Natale e felice anno nuovo.
Giovanni Battista Scaroni